SANTISSIMA TRINITA’
C’è un nesso profondo tra il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo; la rivelazione prende la sua origine dal Padre, viene operata dal Figlio e si perfeziona nell’interpretazione dello Spirito Santo.
C’è un nesso profondo tra il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo; la rivelazione prende la sua origine dal Padre, viene operata dal Figlio e si perfeziona nell’interpretazione dello Spirito Santo.
Pentecoste: siamo nel capitolo 11 del libro della Genesi, il prologo posto dall’autore Yahvista , alla sua storia, è allo stesso tempo una constatazione del peccato, e una affermazione della salvezza universale. Per il Nuovo Testamento, il segno ché corrisponde alla disperazione di Babele è nella Pentecoste, quanto lo Spirito di Dio fa che gli uomini si intendano, sebbene parlino lingue diverse.
L’ascensione è il solenne atto d’ingresso nel santuario celeste ove si celebra l’eterna liturgia dellAgnello. Sulla sua scia si muove tutta la comunità credente che si incammina sulla via nuova e vivente per ottenere piena salvezza e liberazione.
Il Vangelo di Giovanni, di questa domenica, inizia con queste parole: se uno mi ama osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a luì e prenderemo dimora presso di lui. Questo avviene ogni volta ché ascoltiamo con fiducia, quindi credendoci la Parola di Dio, e ogni volta ché riceviamo l’Eucaristia. Come questa Domenica 15 bambini della nostra comunità.
Il vangelo di Giovanni ci presenta il comandamento nuovo. Che consiste nell’amore reciproco, per cui nessuno è superiore all’altro, e tutti hanno bisogno dell’amore dell’altro. Non più amare l’altro come se stessi, ma come io ho amato voi. Cioè con la stessa infinità e totalità di donazione del Cristo, figlio di Dio.
Quarta domenica di Pasqua, o del Buon Pastore. Il Pastore, conosce, cioè entra nella profondità della persona amata ché gli risponde con l’ascolto=adesione della fede. Nasce così l’ideale del discepolo che segue il Maestro, Pastore guida e compagno di viaggio.
Terza domenica di Pasqua: questo capitolo 21 si può chiamare un epilogo del Vangelo, iniziato con un prologo, che ci presenta la preistoria di Gesù, il racconto del Vangelo ci ha presentato la storia di Gesù, l’epilogo ci presenta la storia dopo Gesù, i discepoli continuano la sua opera e lo testimoniano al mondo.
Le difficoltà e le oscurità del credente da parte della comunità cristiana sono descritte in questo celebre incontro del Risorto con l’apostolo Tommaso, che rappresenta tutti coloro che progrediscono lentamente e tra crisi verso la fede autentica. Il brano del Vangelo conclude con la professione di fede più autentica di tutto il Nuovo Testamento: Mio Signore e mio Dio.
Pasqua di Resurrezione: anche se può sembrare strano, nessun Evangelista racconta la resurrezione di Cristo. Non perché non sia avvenuta, anzi, se Cristo non è risorto vana è la nostra fede, ci dice l’apostolo Paolo. La Fede è un incontrò personale con il Cristo Gesù, un credere ai suoi testimoni. Tantissimi auguri.
Pasqua di Resurrezione: anche se può sembrare strano, nessun Evangelista racconta la resurrezione di Cristo. Non perché non sia avvenuta, anzi, se Cristo non è risorto vana è la nostra fede, ci dice l’apostolo Paolo. La Fede è un incontrò personale con il Cristo Gesù, un credere ai suoi testimoni. Tantissimi auguri.