XXXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

La prima lettura, tratta dal profeta Malachia, che per egli studiosi è un pseudonimo, “messaggero del Signore”. Egli descrive il giorno del Signore, l’evento decisivo e risolutivo della storia umana. Dio instaura il suo regno di giustizia e di pace, sarà destinato a coloro ché: hanno timore del mio nome “. I poveri, gli affamati, i sofferenti, e collegandomi al Vangelo i perseguitati.

COMMEMORAZIONE DI TUTTI I FEDELI DEFUNTI

Domenica XXXI durante l’anno, commemorazione di tutti i fedeli defunti. Il miglior commento a questa celebrazione, sono le parole dell’apostolo Paolo alla comunità di Corinto: “Quando questo corpo corruttibile si sarà vestito dì incorruttibilità e questo corpo mortale di immortalità, sì compirà la parola della scrittura: la morte è stata ingoiata per la vittoria, dov’è ho morte la tua vittoria, dov’è ho morte il tuo pungiglione?”

TUTTI I SANTI

Questa solennità ci ricorda che siamo chiamati tutti alla santità, che è aprirsi all’amore di Dio. La nostra santità inizia con il battesimo, fino ad arrivare, come dice san Giovanni nella seconda lettura, simili a Lui, perché lo vedremo come Egli è.

XXVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Questa domenica il protagonista del Vangelo è un Samaritano, quindi un diverso e perlopiù un lebbroso. È presentato come un modello di fede e di amore. Il vangelo ci presenta che la salvezza è offerta a tutti, e in particolare ai meno privileggiari. Nove lebbrosi saranno guariti, il Samaritano sarà anche Salvato.

XXVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – celebrazione Santo Patrono San Gerolamo

La nostra comunità parrocchiale celebra San Gerolamo: san Gerolamo, padre della chiesa, è rimasto famoso per la sua traduzione della Bibbia, dai testi originali in ebraico e greco, al latino. Il Vangelo di oggi ci parla di una rete gettata bel mare, ché raccoglie ogni genere di pesce, bisogna avere discernimento, ché ci arriva dalla Sacra Scrittura, per scegliere il bene. Ignoratio scrupturarum ignoratio Christi est.